Alla scoperta del Monte Camicia, tra Camosci e Stelle Alpine

Dalla nostra escursione guidata sul Monte Camicia, in collaborazione con Indomito Abruzzo del 12 agosto

Grazie ad Angela Cibelli di Trekking LOVER per questo splendido resoconto.

Il punto d’incontro di questa emozionante ed impegnativa escursione è Fonte Vetica, una fonte naturale che sorge ai margini di un bosco di pini e abeti alle pendici dei Monti Tremoggia e Camicia, luoghi in cui se guardi a terra puoi scorgere le bellissime stelle alpine e se guardi in cielo puoi avvistare le aquile!

“Non importa quanti ettari di terra possieda una persona, o quanto sia grande il suo orto o giardino, il paesaggio resta comunque un bene di proprietà di tutti, un bene comune che non ha padroni. Abbiamo tutti uguali diritti su di esso ma anche altrettanti doveri che molto spesso ci dimentichiamo! “unto d’incontro di questa emozionante ed impegnativa escursione è Fonte Vetica, una fonte naturale che sorge ai margini di un bosco di pini e abeti alle pendici dei Monti Tremoggia e Camicia, luoghi in cui se guardi a terra puoi scorgere le bellissime stelle alpine e se guardi in cielo puoi avvistare le aquile!

Queste sono le parole che il nostro accompagnatore di media montagna, Ercole di Montagne Selvagge, ha usato per descrivere il percorso del giorno. Monte Camicia è una montagna del massiccio del Gran Sasso, alta 2564 m. Due monti, due vette di oltre 2000 metri di altitudine da cui ammirare un bellissimo panorama che sconfina fino al mare! Passando per il bosco di pini e abeti saliamo lungo un percorso silenzioso e pieno di sorprese.

Una volta usciti dal bosco, dopo qualche passo, la nostra guida avvista un’aquila e subito dopo un’altra!  Non possiamo fare a meno di fermarci qualche attimo ad ammirare i volteggi di questo rapace così elegante, un evento per noi molto affascinante e straordinario.

La nostra prima meta è il Monte Tremoggia (circa 2350 m.s.l.m.) che raggiungiamo attraverso una salita impegnativa che viene ripagata dalla vista del Lago di Penne, di tutta la costa adriatica, dei Monti Gemelli e del Monte Coppe.

Lungo la salita del monte avvistiamo già le prime stelle alpine appenniniche, più piccole della classica Edelweiss ma non per questo meno belle. Non si trovano dappertutto ma solo su alcune montagne e perciò sono una rarità.

Dopo la vetta del Monte Tremoggia il cammino prosegue verso il Monte Camicia che si raggiunge attraverso un sentiero stretto che costeggia una balconata naturale da cui ammirare un panorama che lascia senza fiato! La parete rocciosa di questa balconata è meta ambita di numerosi esperti scalatori provenienti da tutta Italia. La difficoltà della parete sta, oltre che nella verticalità e dislivello, anche nell’ambiente montano selvaggio e nella friabilità della roccia calcarea. Famoso in questo versante un tratto sommitale della parete rocciosa noto come Dente del Lupo.  Ad un tratto lungo il cammino spunta un numeroso gruppo di camosci che sembrano darci il benvenuto in questo fantastico scenario composto da alte vette e ripidi strapiombi.

Qualche minuto dopo conquistiamo la vetta del Monte Camicia e lo spettacolo che ci riserva questa cima è di non poco conto! Da quassù si gode una vista fantastica del Corno Grande, di Campo Imperatore per poi allungare lo sguardo verso la Maiella e il Sirente-Velino.

Finito di mangiare iniziamo a scendere lungo un sentiero stretto e ripido fino a raggiungere un punto del percorso più largo in cui radunarci per una sosta durante la quale la guida ne approfitta per leggerci alcune righe di un libro a lui molto caro;” Non importa quanti ettari di terra possieda una persona, o quanto sia grande il suo orto o giardino, il paesaggio resta comunque un bene di proprietà di tutti, un bene comune che non ha padroni.  Abbiamo tutti uguali diritti su di esso ma anche altrettanti doveri che molto spesso ci dimentichiamo! “

A differenza di un’escursione in solitario, partecipare ad una escursione guidata regala dei momenti di socializzazione e di conoscenza del territorio molto importanti. Molti dettagli possono sfuggire, alcune piante o alcuni versi di rapaci presenti nelle vicinanze sono riconoscibili solo a persone esperte come gli accompagnatori di media montagna, sempre pronti a dare una risposta ad ogni nostra curiosità. Perciò il mio consiglio è di affidarsi sempre a persone qualificate che fanno questo lavoro con passione e amore e che sanno trasmettere questi valori agli altri attraverso le escursioni guidate e il racconto di ciò che è accaduto in quel determinato territorio.

Buona escursione!

Di Angela Cibelli