Ascesa al Monte Velino – intenso resoconto di Raffaella Montanile

 

Escursione sulle vetta del Monte VelinoRosciolo 20 agosto 2016

Ascesa al Monte Velino – intenso recoconto di Raffaella Montanile

Un gruppo di giovani aderisce all’iniziativa promossa da Sherpa coop. e guidati dall’Accompagnatore di Media Montagna Ercole, partono alla volta del Monte Velino. Apparentemente tranquilli si addentrano nel percorso 3, più lungo sì, ma più affascinante per gli scenari che continuamente cambiano avvolgendo il visitatore. Una distesa di alberi ed un dolce sali-scendi mettono pace all’animo di coloro che sono più preoccupati… Tanta terra, poche pietre, ginepri e fragoline di bosco ci circondano fino a quando lo scenario non cambia, si apre il palcoscenico, gli alberi di alto fusto pian piano spariscono per dare spazio a piante di genziana, iperico e un assaggio di piccoli brecciai, tracce di feci di lupo…

Monte Velino

All’inizio c’era un bel vociare e poi, quando la salita si è fatta sentire, nonostante il numero di persone, è calato un silenzio che ha permesso a tutti di ascoltare la voce della natura… Chissà quanti pensavano se potevano farcela? Passo dopo passo si è arrivati al fontanile di Sevice e di lì a poco all’omonimo rifugio. Un anfiteatro naturale, una distesa d’erba circoscritta tra precipizi e vallate. Il primo traguardo è stato raggiunto… Si poteva anche rimanere lì con lo sguardo fisso all’orizzonte verso maestose rocce … La guida non ha dato il tempo di riflettere “si poteva rimanere lì, ma si riprendeva il cammino”.

Monte Velino

Un cammino di emozioni forti, di paura soprattutto quando molti pensavano di essere arrivati, come in un girone dantesco tra vallate infinite il cono del monte Velino ci si è parato davanti, maestoso ma lontano, lontano. Verso quella lontananza si riparte, quasi avviliti, guardando all’orizzonte piccole macchie colorate che camminavano… ben presto anche noi agli occhi dei viandanti che sarebbero giunti saremmo stati macchie colorate che suscitavano invidia. E il cono, eccolo qui, non c’è che salire tra vegetazione fatta di piccoli e colorati fiori, tra il rumore delle racchette e ogni tanto di qualcuno che scivolava facendo sobbalzare il cuore e qualcun altro che ha provato quel senso di paura che lo ha accompagnato fino alla fine, qualcun altro che più che un essere umano sembrava un quadrupede che si aggrappa alle rocce come un bimbo si aggrappa alla mamma… Non si ride più e quando un amico, conosciuto anche da poco, ha difficoltà, il gruppo diventa compatto, ci si aiuta con i gesti e con le parole… Questa grande montagna ha fatto uscire il meglio di ognuno… Ancora pochi passi, qualche incoraggiamento e poi un raggio di sole La illumina, così Lucida e come nella scena della Passione guarda quella Croce così grande. E un momento che ognuno vive per se, tra lacrime, paure e quel senso di infinito e si sente sussurrare “ce l’ho fatta”. Uno sguardo e con un po’ di immaginazione si può scorgere il grande lago che, molti anni or sono, faceva da specchio al Monte Velino.

SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK e INSTAGRAM

Monte Velino IMG_20160820_112245 IMG_20160820_112256 IMG_20160820_112934 IMG_20160820_113307 IMG_20160820_115853 IMG_20160820_115855 IMG_20160820_142913 IMG_20160820_142915

Monte Velino IMG-20160821-WA0018

Vetta del Monte Velino