L’ALBERO DI NATALE: UNA TRADIZIONE CHE ARRIVA DALL’ANTICHITA’

Propria deialbero di natale Celti, presente nel mondo germanico fin dalla notte dei tempi, diffusa in tutto il mondo nordico, la tradizione dell’albero addobbato, nelle settimane immediatamente precedenti e successive al Solstizio, arrivò fin al medioevo, passando per le celebrazioni romane delle calende di gennaio, fondendosi poi con il mito dell’albero della vita, proprio dei popoli semiti e del cristianesimo in tempi più recenti. Probabilmente l’ unico vero esempio di sincretismo coerente che vide un simbolo solo attraversare, praticamente intatto, popoli, culti, miti e secoli, mettendo d’accordo un po’ tutti, dal mondo antico ai giorni nostri.

QUANDO L’ABETE SEMPREVERDE DEI GERMANI DIVENNE L’ALBERO DELLA VITA.

Nell’Europa del Nord, in prossimità del Solstizio d’inverno, quando il sole sembrava sparire dall’orizzonte per poi ricomparire, lottando con le tenebre, era tradizione adornare un albero sempreverde, quale albero cosmico, l’abete caro al dio dei Germani Odino, simbolo della vita che non muore. I Vichinghi credevano che l’abete rosso avesse il potere di rinnovare la vita, perché non cedeva le foglie nemmeno al più rigido degli inverni e per questo veniva celebrato con addobbi di frutta, così come facevano i Celti. L’albero era la vita perenne dunque, ma anche l’asse verticale che punta l’alto, l’ascesi, la comunione col cielo e, per questo, l’elevazione dalla materia allo spirito.

Durante la prima cristianità la tradizione dell’albero non si spense, anzi, si arricchì di nuovi significati legati alla rivelazione. I culti pagani vennero intesi come una prefigurazione cristiana e l’albero divenne simbolo del Cristo, germoglio di Dio sulla terra. L’albero biblico della conoscenza, quello che il testo della genesi poneva al centro del paradiso terrestre, tornò così a rivivere nel mito del ben più antico abete nordico della vita.

L’ALBERO DI NATALE OGGI.

Dopo il Congresso di Vienna, nel 1816, la tradizione dell’ Albero di Natale arrivò in tutta Europa e si diffuse capillarmente fino alle coste più meridionali.
In Italia venne introdotta dalla Regina Margherita, che allestì il primo albero dell’Italia unita nella seconda metà del XIX secolo nella residenza reale del Quirinale, molto prima che arrivasse, come accaduto in altre aree europee, nel secondo dopoguerra.

Dagli antichi popoli nordici ad oggi, dunque, ricco di colori, di forme che richiamassero l’abbondanza, un tempo arance, oggi palline colorate, di luci, candele o lumini moderni, simbolo di rinascita e ritorno alla vita che splende, l’albero di Natale torna nelle nostre case di anno in anno, con rinnovata magia, per riaccendere una tradizione antica e magica.

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albero di natale