Preferisco

Preferisco.
Preferisco vagare in quel bisogno inguaribile di capire.
 Senza forzature.
 Preferisco, nel mio ritmo, non arrivare prima.
 Per avere voglia di tornare e guardare ancora.
Preferisco tacere e ascoltare quando non ho niente da dire.
 Come i silenzi del letargo di inizio inverno.
 Preferisco riflettere prima di parlare.
 E poi infiammare come il primo sole d’estate.
Preferisco porgere l’altra guancia solo a quel vento che mi porta sempre più su.

Preferisco esistere e non resistere.
 Preferisco vivere e non sopravvivere.
 Esisto. Vivo.
 Nel mondo che sa fingere e non gridare più.
Preferisco disobbedire e non ascoltare il canto delle sirene.
 Per guidare il mio sentire e far ritorno ad Itaca.
 Preferisco essere e non apparire.
 Per continuare a camminare nel campi del destino.
Preferisco la bellezza incontenibile della libertà.
 Per amarla con il cuore in ogni suo istante.
 Preferisco avere il caos dentro e continuare a danzare nel mio mondo.
 Al mondo vuoto dell’uguale.
Preferisco l’indipendenza della solitudine.
 E in ogni dove mantenerla in perfetta serenità.
Preferisco… Preferisco.
di Ercole Wild
















