L’omino di pietra

L’omino di pietra

Un giorno, durante un’escursione, arrivai a un punto panoramico.
Lì, come a segnare la vetta raggiunta, si ergeva un grande omino di pietra.
Il tempo, il vento e le stagioni lo avevano reso fragile. Alcune parti erano già cadute.

Vidi una persona posare un piccolo sasso sulla parte superiore.
Un’altra lo mise sul fianco, vicino alla base.

Incuriosito, chiesi:
“Perché non lo hai messo anche tu lassù?”
Mi rispose:
“Io lo metto qui, dove vedo che sta cedendo.
Se tutti lo mettono sopra, finisce per crollare ancora di più.”

Aveva ragione.
Quel gesto rafforzava l’omino. Gli restituiva stabilità.

Ci sono gesti che cercano solo visibilità, come il sasso posato in cima, senza preoccuparsi di ciò che occorre davvero, perché lo sguardo si ferma alla superficie.
E ci sono gesti che non si vedono, ma sono importanti come il sasso alla base, una forma di sostegno silenzioso che rafforza ciò che rischia di crollare.

Gli insegnamenti, le vere lezioni che la vita può offrirti, sono quelli che ti insegnano a vedere in profondità.
Come radice che sostiene, non come apparenza che crolla.

di Ercole Wild

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