La Faggeta di Val Cervara

La faggeta più antica d’Europa.
Si trova nella Val Cervara in comune di Villavallelonga, nel parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Questo nucleo con estensione 20 ettari e localizzato a circa 1600 m di quota tra il Monte Marcolano a sinistra e il M. Schiena di Cavallo a destra.

12032286_543989639087021_375463153913250418_nIl sito si è salvato per il suo isolamento, e soprattutto per le continue lotte fatte da Loreto Grande, botanico di Villavallelonga, che nel dopoguerra si battè per proteggere questo prezioso lembo di territorio. L’opera di difesa è proseguita poi con l’istituzione del Parco Nazionale d’Abruzzo. La scoperta di questi alberi, che in alcuni esemplari superano i 500 anni, è stata fatta di recente da alcuni ricercatori dell’Università della Tuscia che con un sistema di datazione la DENDROCONOLOGIA, ha permesso la campionatura cronologica di circa 500 anni.

Faggeta di Val Cervara - sole tra i ramiConsiderando che il faggio vive mediamente 250 anni e solo in alcini casi si trovano alberi isolati di età maggiore, è un riscontro scientifico importantissimo che dimostra maggiore longevità delle faggete, un utile modo per ricostruire l’andamento climatico. Qui si è creato un habitat ad elevata biodiversità ed in cui si possono trovare tutte le fasi del ciclo vitale delle foreste naturali di clima temperato: meravigliosi alberi colonnari di varia forma, alberi morti in piedi e schiantati al suolo con numerose cavità; troviamo tutte le fasi del ciclo strutturale della faggeta, da stadio di piantina a quella di albero morto, tappeti di muschio, licheni vari, funghi legnosi a mensola. Il luogo è frequentato da animali come: cervo, capriolo, lupo, cinghiale, orso marsicano. Data la particolare importanza di questo nucleo forestale, l’Ente Parco ha inserito tutta la Val Cervara nella “zona A” che contraddistingue un territorio adibito a Riserva integrale dove l’accesso può avere luogo soltanto lungo l’apposito sentiero contrassegnato.

Faggeta di Val Cervara - sottoboscoQuesta foresta vetusta è per gli studiosi e per tutti noi un’occasione unica per capire le dinamiche naturali dei boschi ed avere un modello di riferimento anche per le altre faggete italiane. Solo attraverso la conoscenza si può giungere ad una protezione consapevole.