MONTAGNE SELVAGGE COMPIE 10 ANNI

MONTAGNE SELVAGGE COMPIE 10 ANNI

Dieci anni fa nasceva Montagne Selvagge.
Come una missione: raccontare la montagna non solo come luogo fisico, ma come spazio interiore.
Lontano dalle mode passeggere.

Una missione che parla di crescita, di elevazione, di fiducia in sé stessi. Le “montagne” sono le esperienze che ci formano, i momenti che costringono a fermarci, riflettere e poi ripartire più consapevoli, i passi che ci insegnano chi siamo.
E “selvagge” sono quei luoghi della vita dove possiamo ritrovare il nostro tempo, la nostra libertà, la nostra autenticità. Il selvaggio è bellezza d’animo, è felicità semplice, è ritorno a sé stessi.

Per me, che da oltre trent’anni vivo la montagna con rispetto e passione, Montagne Selvagge è stata la naturale estensione di un cammino fatto di silenzi, di passi lenti, di incontri veri. In un tempo in cui la grandezza di un uomo viene spesso misurata dal denaro che possiede, ho scelto di misurare la profondità di un cammino attraverso la cultura, la condivisione, l’autenticità, la montagna.

Oggi, fare la guida di montagna è diventato un mestiere sempre più diffuso, scelto per motivi diversi.
E ognuno, giustamente, segue la propria strada.

Per me, essere guida nasce da un legame profondo con la montagna: è un cammino fatto di ascolto, di condivisione del sapere, di rispetto e di umiltà. Un passo dopo l’altro, lasciando l’ego in fondo al sentiero.

A chi ha preso spunto dalle mie idee, e a volte le ha anche copiate, per costruire progetti, percorsi e attività, dico grazie. Perché se avete sentito il bisogno di seguire quella traccia, significa che ciò che ho seminato e costruito ha forza, ha senso. Ho aperto una via restando vero, restando coerente.

Montagne Selvagge compie dieci anni, ma la sua radice è molto più profonda. È fatta di esperienze vissute, di persone incontrate, di sentieri battuti con il cuore. E continuerà a crescere, non per piacere a tutti, ma per restare fedele a sé stessa.

Grazie a chi ha camminato con me. Grazie a chi ha ascoltato, imparato, condiviso. La montagna non è un palcoscenico: è una maestra. E io, semplicemente, continuo a imparare.

BUON COMPLEANNO MONTAGNE SELVAGGE

di Ercole Wild

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